Aglione della Chiana
L'aglione della Chiana è un ortaggio simile all'aglio coltivato nella zona della val di Chiana, tra le province di Arezzo, e Siena, e in parte nelle province di Perugia e Terni, e cresce naturalmente anche sulla costa grossetana. Si tratta in realtà di una varietà di porro che, dopo un periodo di declino in cui non veniva più coltivata, è stata riscoperta a partire dagli anni 90. CaratteristicheIl prodotto agricolo Aglione (Allium ampeloprasum var. Holmense) deve corrispondere alle caratteristiche di un Disciplinare di Produzione redatto in data 2 aprile 2017.[1] È una pianta orticola con bulbi di colore bianco-avorio senza striature di altri colori, di forma regolare e compatta, leggermente appiattita nel punto di inserimento dell’apparato radicale. Il bulbo deve essere di forma rotondeggiante ed esente da fitopatologie. Il bulbo è costituito da un numero di spicchi variabile tra due e sei, che risultano tra loro uniti in maniera compatta e con caratteristica curvatura della parte esterna. Rispetto agli altri tipi di aglio è molto più grande di dimensioni[2]; il peso varia dai 200 grammi del tipo "piccolo" fino agli oltre 600 grammi del tipo "gigante", mentre il diametro può variare dai 6 ai 9–10 cm. Pur mantenendo tutte le proprietà degli altri tipi di aglio, ha un aroma più delicato[3]. Un'altra particolare caratteristica di questo tipo di aglio, che gli ha fatto guadagnare anche il nome di "aglio del bacio" o "aglio degli innamorati", è che una volta mangiato non dà effetti spiacevoli all'alito. La semina avviene tra la seconda metà di ottobre e la prima metà di novembre mettendo a dimora i singoli spicchi con il capo rivolto verso l’alto ad una distanza regolare. La raccolta avviene in estate e il prodotto va conservato in luogo asciutto, ben ventilato e in ombra al riparo dai raggi solari.[4] UtilizzoL'aglione viene usato principalmente nella tipica ricetta locale dei pici all'aglione[5]. Viene utilizzato inoltre come condimento assieme all'olio nella classica bruschetta. Un utilizzo particolare viene fatto dello stelo del fiore, che viene tagliato così che i bulbi si possano ingrossare. Per non sprecare questi steli vengono fatti cuocere in acqua, aceto e sale e poi messi sott'olio e consumati col nome di "Talli di aglione" per aggiungerli ad esempio alla frittata o come condimento della pasta. Note
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