Affective computingL'Affective computing è un ramo specifico dell'intelligenza artificiale che si propone di realizzare calcolatori in grado di riconoscere ed esprimere emozioni. I progressi fatti nell'ambito del HCI (Human Computer Interaction) hanno permesso lo sviluppo di applicazioni informatiche che sempre più tengono conto dei contesti d'uso degli utenti e consentono un livello di interazione sempre maggiore. Nonostante ciò l'informatica “tradizionale” opta per un tipo di interazione tra uomo e macchina basata su l'influenza reciproca tra azione e reazione. Le nuove frontiere di sviluppo dei prodotti informatici mirano all'implementazione di macchine affettive che tengano conto della reazione dell'utente al sistema e che interagiscano con questo basandosi sul suo stato emotivo. «I programmatori dei computer del futuro possono continuare con lo sviluppo di computer che ignorano le emozioni, o possono affrontare il rischio di creare macchine che riconoscano le emozioni, li comunichino e forse che anche le abbiano, almeno nei modi nei quali le emozioni aiutano nell’interazione intelligente e nei processi di decision making» Le ricerche di Damasio (1994), Ledoux (1996) ed Isen (2000) hanno accertato il ruolo vitale delle emozioni nei processi cognitivi; i ricercatori dell'affective computing mirano ad imitare i sottili processi multimodali e idiosincratici che caratterizzano la risposta emotiva. ApplicazioniLo sviluppo dell'affective computing si sviluppa in quattro possibili dimensioni applicative:
L'affective computing si pone dunque come una nuova prospettiva per l'intelligenza artificiale classica che auspicava di creare macchine intelligenti. Partendo da un aspetto dell'intelligenza che non era preso in considerazione, con un approccio metodologico in cui i processi emotivi vengono considerati a fianco di quelli cognitivi. Altri progetti
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