Abrota |
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Nome orig. | Αβρώτη
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Caratteristiche immaginarie |
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Sesso | Femmina
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Luogo di nascita | Beozia
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Professione | Regina di Megara
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Abrota (in greco antico: Αβρώτη?, Abrṑtē) è un personaggio della mitologia greca. Fu regina di Megara.
Genealogia
Figlia di Onchesto[1] sposò Niso[2] che la rese madre di Eurimede[3][4], Ifinoe[5] e Scilla[6].
Mitologia
Fu una donna di eccezionale intelligenza e notevolmente discreta. Quando morì, il marito Niso ordinò che per perpetuare la sua memoria, le donne Megaresi avrebbero dovuto sempre indossare un vestito simile a quello che vestiva lei.
Tale indumento fu chiamato afabroma (ἀφάβρωμα) ed era ancora in uso al tempo di Plutarco[7] .
Sempre Plutarco racconta che le Megaresi vollero più volte cambiare questo modo di vestire, ma le fu vietato dall'oracolo[7].
Note
- ^ (EN) Plutarco, Quaestiones Graecae 16. p. 295a, su perseus.tufts.edu. URL consultato il 20 maggio 2019.
- ^ Plutarco, Moralia 4.21.16.
- ^ Igino, Fabulae 157
- ^ Esiodo. Cataloghi, Frammento 7
- ^ (EN) Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia, I, 39.6, su theoi.com. URL consultato il 20 maggio 2019.
- ^ (EN) Apollodoro, Biblioteca, III, 15.8, su theoi.com. URL consultato il 20 maggio 2019.
- ^ a b (EN) William Smith (a cura di), Abrota, in Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1870..
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