63ª Brigata Garibaldi "Bolero"

63ª Brigata Garibaldi "Bolero"
Descrizione generale
Attiva1944-1945
NazioneItalia
Servizio Brigate Garibaldi
TipoBrigata partigiana
RuoloGuerra di Liberazione dal nazifascismo
PatronoBolero
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Comandanti
Degni di notaCorrado Masetti
Monaldo Calari
Simboli
Bandiera
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La 63ª Brigata Garibaldi "Bolero" fu una brigata partigiana operante nel bolognese. Fu inizialmente guidata da Corrado Masetti (Bolero), ed a lui intitolata dopo la sua morte.

Attività

Cippo dedicato alla memoria dei morti della Brigata Bolero durante la battaglia di Monte Capra.

La 63ª Brigata Garibaldi fu costituita tra la primavera e l'estate del 1944 con l'accorpamento di vari gruppi armati attivi ad ovest di Bologna, dei quali i principali erano quelli guidati da Amleto Grazia e Monaldo Calari. Guidata da Corrado Masetti, nell'autunno era composta da più di 230 uomini, numerosi dei quali erano disertori dell'esercito tedesco ed ex prigionieri sovietici.

All'inizio di ottobre fu attaccata a Rasiglio dai tedeschi e subì gravi perdite, mentre alla fine del mese un distaccamento del comando, inviato a Bologna alla guida di Masetti e Calari, fu distrutto dalle SS a Casteldebole. La brigata fu ricostituita durante l'inverno come 3ª Brigata Garibaldi "Nino Nannetti": il comandante era Renato Capelli, arrestato a marzo e sostituito da Beltrando Pancaldi, mentre commissario politico era Raffaele Vecchietti. All'inizio di aprile la brigata, che assunse la numerazione e la denominazione definitive, fu organizzata in sei battaglioni intestate ai caduti Nello Zini, Gastone Sozzi, Angelo Artioli, Umberto Armaroli, Antonio Marzocchi e Monaldo Calari ed inquadrata nella divisione Bologna montagna "Lupo".

Complessivamente, nella brigata militarono 1 548 partigiani e 706 patrioti, e si registrarono 242 caduti e 69 feriti.

Bibliografia

Voci correlate

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