19P/Borrelly

Cometa
19P/Borrelly
Scoperta28 dicembre 1904
ScopritoreAlphonse Borrelly
Designazioni
alternative
1905 II; 1911 VIII;
1918 IV; 1925 VIII;
1932 IV; 1953 IV;
1960 V; 1967 VIII;
1974 VII; 1981 IV;
1987 XXXIII; 1994 XXX
Parametri orbitali
(all'epoca 2460000,5
25 febbraio 2023[1])
Semiasse maggiore3,6064436 au
Perielio1,3062631 au
Afelio5,9066241 au
Periodo orbitale6,8488667 anni
Inclinazione orbitale29,30599°
Eccentricità0,6377974
Longitudine del
nodo ascendente
74,30244°
Par. Tisserand (TJ)2,561[2] (calcolato)
Ultimo perielio1º febbraio 2022
Prossimo perielio12 dicembre 2028[2]
MOID da Giove0,443327 au
Dati fisici
Dimensioni4 × 4 × 8 km[3]
Diametro medio4,8 km[2]
Dati osservativi
Magnitudine app.
  • 7,5 (max)
Magnitudine ass.9,8

La cometa Borrelly, formalmente 19P/Borrelly, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia delle comete gioviane[4]. Fu scoperta da Alphonse Louis Nicolas Borrelly durante una normale ricerca di comete a Marsiglia, il 28 dicembre 1904. È stata analizzata da vicino dalla sonda Deep Space 1. A differenza delle altre comete e secondo i dati inviati dalla sonda, la superficie sarebbe secca e priva di ghiaccio.

La cometa ha effettuato diversi passaggi moderatamente ravvicinati con Giove che ne hanno perturbato l'orbita nel corso dei secoli. L'ultimo incontro, il 14 maggio 2019, è avvenuto ad una distanza di 0,44192 unità astronomiche (66 110 000 km)[2] e ha causato una riduzione della distanza perielica e una riduzione del periodo orbitale.

Una tipicità della cometa Borrelly è l'asimmetricità della sua coda, riportata nelle osservazioni storiche e riscontrata anche durante il sorvolo della sonda Deep Space 1[5],rendendola, così una cometa degna di attenzione.

Il fly-by della sonda Deep Space 1

La cometa Borrelly fotografata dalla sonda DS1. Sono visibili i getti di materiale espulso dal nucleo

Il 21 dicembre 2001 la sonda Deep Space 1, lanciata per testare nuove tecnologie per lo spazio, effettuò un Sorvolo ravvicinato (fly-by) della cometa Borrelly. Il sorvolo della cometa fu programmato nell'estensione della missione e rappresentò un bonus inaspettato. A dispetto del guasto al sistema di orientamento, Deep Space 1 riuscì a rimandare a terra ciò che all'epoca furono considerate le migliori immagini e dati scientifici riguardanti una cometa. Inoltre, durante l'incontro furono programmate osservazioni della cometa dalla Terra per mezzo del Telescopio spaziale Hubble[3] e di altri strumenti osservativi, anche radar.

Le osservazioni ravvicinate rivelarono un nucleo di 8 km di lunghezza, attivo. Le variazioni topografiche e fotometriche misurate hanno permesso di stimare un periodo di rotazione di circa 25 ore, mentre osservazioni effettuate al perielio tra settembre 2021 e aprile 2022 hanno consentito di determinare uno spostamento precessionale dell’asse di rotazione durante le ripetute orbite[6]. Al momento dell'incontro (otto giorni dopo il passaggio al perielio), dal nucleo fuoriusciva un potente getto in direzione del Sole, perpendicolarmente all'asse di rotazione[7]. Il getto principale era accompagnato da due getti più deboli, uno nell'emisfero della cometa in direzione del Sole e l'altro in direzione della coda.

Note

  1. ^ I dati di 19P dal sito MPC
  2. ^ a b c d I dati di 19P nello Small-Body Database del JPL]
  3. ^ a b H. A. Weaver et al., 2003.
  4. ^ (EN) List of Jupiter-Family and Halley-Family Comets, su physics.ucf.edu. URL consultato il 7 settembre 2008.
  5. ^ D.T. Young et al., Solar wind interactions with Comet 19P/Borrelly, Icarus 167 (2004) 80–88 PDF
  6. ^ media.inaf (a cura di), Così oscilla 19P, la cometa “coscia di pollo”, su media.inaf.it, 22 febbraio 2023.
  7. ^ Soderblom et al (2002) Encounter With Comet 19p/Borrelly: Results From The Deep Space 1 Miniature Integrated Camera And Spectrometer, Lunar and Planetary Science XXXIII PDF

Bibliografia

Voci correlate

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