1000 Oceans
1000 Oceans è un brano della cantante Tori Amos, pubblicato come secondo singolo del suo quinto album in studio, To Venus and Back, il 9 settembre 1999. BackgroundAmos ha spiegato che l'idea per la composizione della canzone è nata da un sogno: una donna anziana africana le canticchiò la melodia. Lei si svegliò alle 5:30 del mattino per registrarla in versione piano. Mentre l'ispirazione per il testo le venne dopo la morte di suo padre nel febbraio del 1999.[1]. CriticaLa canzone ha ricevuto per lo più critiche positive. VH1 l'ha definita «una delle canzoni più "ondeggianti" che l'artista abbia scritto, anche se la sua efficacia è data dal fatto che la cantante gioca il ruolo di un agnello sacrificale per un figlio maschio.»[2] The Teach l'ha definita bellissima e dalle melodie imprevedibili, una delle ballad più forti insieme a Lust.[3] Il sito Music Critic ha recensito positivamente il singolo, aggiungendo che questo brano dimostra che Amos è ancora in grado di scrivere canzoni pop acustiche e questo soffia via i vari imitatori della cantante che si sono visti durante gli anni.[4] VideoNel video, diretto da Eric Ifergan e girato a Los Angeles, Amos è rinchiusa in un cubo di vetro posto su una strada molto trafficata. Prigioniera nel cubo, diventa osservatrice di tutto ciò che accade su quella strada, dal nascere di storie d'amore a rivolte cittadine. Il video è stato pubblicato il 24 ottobre 1999[5]. Tracce
Note
Collegamenti esterni
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