ŚāntiPer la religione induista, la parola sanscrita śānti (solitamente anglicizzata in shanti o shantih) indica uno stato di assoluta pace interiore e di serena imperturbabilità, caratterizzato dall'assenza delle frenetiche onde-pensiero (vṛtti) generate dalla mente; l'individuo che ha raggiunto questa pace è estremamente equanime, equilibrato, centrato, moderato, e grazie a questa sua centratura riesce a vivere con perfetta concentrazione e serenità nel qui e ora. CaratteristicheÈ un tema ricorrente nell'Induismo, nonché uno dei valori comuni a tutte le sue correnti: numerose infatti sono le scritture induiste che menzionano questo concetto, tra cui i Veda, le Upaniṣad, la Bhagavad Gita. Raggiungere śānti, la pace che deriva dalla vicinanza o identificazione con Dio (sia che si tratti dell'aspetto personale, Īśvara o di quello impersonale, Brahman), è l'obiettivo di tutte le principali filosofie e scuole di pensiero induiste. Alcuni esempi:
Il termine è stato usato e diffuso in tempi recenti grazie a personaggi estremamente popolari quali il Mahatma Gandhi e Sathya Sai Baba, che ne hanno fatta menzione nei loro discorsi. Come molti altri termini dell'Induismo, Shanti viene usato anche come nome proprio. Influenze culturali
«Datta. Dayadhvam. Damyata.
Note
Voci correlate
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