Dal 1797 fu allievo di David per circa quattro anni e ne divenne poi assistente e infine amico personale. I suoi soggetti abituali furono di carattere storico e ottenne una medaglia nel Salon del 1808. Classicista e antiromantico, nel 1814 gli fu rifiutata l'ammissione all'Académie e pochi anni dopo, con la restaurazione, rinunciò alla pittura per dedicarsi alla letteratura.
È stato lo zio materno e mentore dell'architetto Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc (1814-1879). Ogni domenica in casa sua, in via Chabanais 1 a Parigi, si riunivano alcuni tra i più noti intellettuali del suo tempo. Fu traduttore di Dante, romanziere e soprattutto critico d'arte, collaborando alla rivista Journal des Debats, pubblicando studi sul Rinascimento italiano, il libro Louis David, son école et son temps che, pubblicato nel 1855, è ancora prezioso per le notizie che riporta sul suo Maestro e la sua scuola. Nel 1862 pubblicò il libro di memorie Souvenirs de soixante années.
Dipinti
Vue d'une maison de campagne, 1807, Musée National Magnin, Dijon
Blessés de la garde impériale rentrant à Paris en 1814, 1814, Musée National des Châteaux de Versailles et de Trianon
Prisonniers russes défilant sur le boulevard Saint-Martin en 1814, 1814, Musée National des Châteaux de Versailles et de Trianon
Troupes alliées russes et anglaises cantonnées à Paris en 1815, 1815, Musée National des Châteaux de Versailles et de Trianon
Je les ai cueillies pour mon papa, 1818, Musée des Ursulines, Mâcon