Victor Pritchett nacque in una famiglia della piccola borghesia inglese. Suo padre, Walter Sawdon Pritchett, si era trasferito da Londra a Ipswich per aprire, con scarso successo, una rivendita di giornali e di articoli di cartoleria. La madre, Beatrice Helena Martin, quando era in attesa di Victor riteneva che le sarebbe nata una figlia a cui avrebbe dato il nome di battesimo della regina Vittoria del Regno Unito. Il bambino fu pertanto battezzato Victor, un nome che non gli piaceva, tanto che firmò i suoi lavori con le iniziali dei suoi primi nomi (V.S. Pritchett).
Victor Pritchett abbandonò la scuola all'età di 15 anni per lavorare nel settore della pelletteria. Nel 1922 divenne giornalista professionista a tempo pieno, svolgendo l'attività di critico letterario del New Statesman dal 1926 al 1965 e, occasionalmente, scrivendo articoli di viaggio per il Christian Science Monitor. La professione di giornalista rafforzò le sue doti di osservazione. Pritchett divenne infatti ben noto, sia per i suoi saggi e per le recensioni letterarie, sia per i suoi racconti brevi, penetranti e finemente lavorati. Soggetto dominante dei suoi racconti brevi è la piccola borghesia, il mondo dei commercianti al dettaglio o dei seguaci di piccole sette religiose. I suoi romanzi, al contrario, sono giudicati generalmente meno riusciti.
Scritti
Marching Spain, 1928
Clare Drummer, 1929
The Spanish Virgin and Other Stories, 1930
Shirley Sanz, 1932
Nothing Like Leather, 1935
Dead Man Leading, 1937
This England, 1938 (editor)
You Make Your Own Life, 1938
In My Good Books, 1942
It May Never Happen, 1945
Novels and Stories by Robert Louis Stevenson, 1945 (editor)