La turbina a bulbo è un tipo di turbina Kaplan molto semplice in quanto è inserita direttamente nella condotta e non necessita di distributore. Viene impiegata su dislivelli ridotti (qualche metro).
La sua particolarità è che solitamente il bulbo contiene pure l'alternatore per la produzione di energia elettrica, sono utilizzate sulle centrali mareomotrici, ad esempio presso l'impianto Sihwa Tidal Power Plant.[1]
Struttura
Una turbina a bulbo è costituita da diversi componenti[2][3][4]
, in particolare:
Bulbo: componente che contiene il generatore ed i cuscinetti di supporto, necessariamente sigillato rispetto ad infiltrazioni di acqua.
Girante: componente che converte il moto del fluido in rotazione dell'albero che trascina il generatore
Sostegni del bulbo: componenti che sorreggono e tengono in posizione di bulbo stesso
Condotta: tubo che consente di direzionare il fluido
La necessità di garantire una tenuta richiede specifiche soluzioni di isolamento e, per evitare che trafilamenti risultino in effetti deleteri è spesso presente anche una pompa di rilancio dell'acqua dall'interno del bulbo stesso.
Possono inoltre essere presenti:
Un convertitore elettrico: per modificare la velocità di rotazione della turbina
Un distributore: posto internamente alla condotta per migliorare le prestazioni della girante
Un sistema di valvole per la gestione della condizione di runaway e la manutenzione della turbina stessa
Vantaggi e svantaggi
I principali vantaggi di questa soluzione sono principalmente legati[5] a:
Più semplici lavori civili di installazione, legati alla necessità di installare solamente la condotta ed una ridotta dimensione dell'impianto stesso
Ridotte perdite idrauliche legate al più semplice percorso da realizzare ed un incremento della velocità specifica della turbina.