Tampa Bay Buccaneers
I Tampa Bay Buccaneers, spesso abbreviati come Bucs, sono una squadra di football americano della NFL con sede a Tampa, in Florida. Competono nella South Division della National Football Conference. Assieme ai Seattle Seahawks sono entrati a far parte della NFL nel 1976 come squadra di espansione. La prima stagione è affrontata nell'AFC West come parte del processo di inserimento nella lega: a partire dalla successiva vi fu uno scambio di division tra i Seahawks e i Bucs che portò le due squadre alle rispettive division dove tuttora giocano. I primi anni nella lega sono caratterizzati da 26 sconfitte consecutive e l'andamento altalenante della squadra nei decenni 70 e 80 del Novecento è segnato da 14 stagioni consecutive senza titoli di division. La svolta nella storia della franchigia arriva nel 2002 con la vittoria del Super Bowl XXXVII disputato contro gli Oakland Raiders; nella stagione 2020, guidati dal quarterback Tom Brady, i Bucs conquistarono il loro secondo Super Bowl contro i Kansas City Chiefs[4]. La proprietà della squadra è in mano alla famiglia Glazer, che possiede anche la squadra di calcio del Manchester United. Al 2024, secondo la rivista Forbes, il valore dei Buccaneers è di circa 5,4 miliardi di dollari, sedicesimi tra le franchigie della NFL.[5] StoriaI Buccaneers entrarono nella NFL come membri della AFC West nel 1976. L'anno successivo furono trasferiti nella NFC Central, scambiando la conference con l'altra squadra di espansione del 1976, i Seattle Seahawks. La prima casa della squadra fu il Tampa Stadium e Steve Spurrier fu il quarterback di Tampa Bay durante la prima stagione della sua storia. Tampa Bay non vinse la sua prima partita fino alla settimana 13 della sua seconda stagione, iniziando con un record di 0–26 (anche se i Bucs avevano sconfitto gli Atlanta Falcons 17–3 in una gara di pre-stagione del 1976). La situazione dei Bucs migliorò rapidamente nel 1979. Con la maturazione del quarterback Doug Williams, terminarono con un record di 10–6 e vinsero la Central Division sui Chicago Bears. A sorpresa, i Bucs superarono i Philadelphia Eagles 24–17 nel divisional round dei playoff[6]. Furono eliminati nella finale della NFC dai Los Angeles Rams in casa. I Bucs raggiunsero nuovamente i playoff nel 1981 e 1982. In quegli anni, la prima stella della storia della franchigia fu il defensive end Lee Roy Selmon. Prima della stagione 1983, Williams si trasferì nella United States Football League a causa di una disputa salariale. La squadra scese ad un record di 2–14, la prima di una serie record negativa di 12 stagioni con almeno 10 sconfitte. Nel 1996 Malcolm Glazer, acquistò la squadra, ponendosi l'obiettivo di a creare finalmente una squadra vincente, a Tampa. Le prestazioni della squadra migliorarono sensibilmente quando i Glazer assunsero l'ex coordinatore difensivo dei Minnesota Vikings Tony Dungy come capo-allenatore. La squadra in quegli anni ebbe una difesa tra le migliori della lega che poteva contare su giocatori del calibro di Warren Sapp, Ronde Barber, Derrick Brooks, John Lynch. Malgrado delle buone annate, Dungy fu licenziato dopo la stagione 2001, venendo sostituito dall'ex allenatore degli Oakland Raiders Jon Gruden. Questi, nel suo primo anno guidò la squadra alla sua prima vittoria del Super Bowl, dove batté proprio la sua ex squadra, i Raiders. Miglior giocatore della partita fu la safety Dexter Jackson. Gli anni successivi sotto la gestione di Gruden furono costellati da alti e bassi. Vinse due volte il titolo di division, ma non riuscì più a ripetere il successo della sua prima annata, venendo licenziato alla fine della stagione 2008. Nel 2009 i Buccaneers furono affidati al proprio ex coordinatore difensivo Raheem Morris. Dopo una prima annata negativa, nel 2010 terminò con un sorprendente record di 10-6, non centrando però il ritorno ai playoff. Fu licenziato dopo la stagione 2011 e sostituito con Greg Schiano. Questi, dopo una prima promettente annata terminata con un record di 7-9, scese a 4-12 nel 2013, venendo a sua volta licenziato[7]. Nel 2014 fu assunto come capo-allenatore l'ex coach dei Chicago Bears Lovie Smith[8]. Nel 2020 vinsero il loro secondo Super Bowl. Apparizioni al Super Bowl
Risultati stagione per stagioneLoghi e uniformi
Il primo logo della storia della squadra fu un pirata che faceva l'occhiolino di colore rosso e arancione, soprannominato "Bucco Bruce" e le prime uniformi erano di colore arancione e crema. Dal 1996, con l'avvento della famiglia Glazer, al 2013, le maglie sono state di color rosso, peltro, nero e bianco con inserti arancioni. Il casco era di color peltro con una bandiera rossa lacera pendente da una sciabola, una reinterpretazione del Jolly Roger di Calico Jack: un teschio, due sciabole incrociate e un pallone da football. Nel 2014 la squadra ha modificato leggermente il proprio logo, cambiando il colore della bandiera in un colore rosso più acceso, attenuando l'effetto lacerato e ridisegnando il teschio in modo più truce. L'elsa della spada è passata dal colore rosso al grigio. Giocatori importantiMembri della Pro Football Hall of FameAlla classe del 2021, sei giocatori dei Tampa Bay Buccaneers sono stati inseriti nella Pro Football Hall of Fame:[9]
Numeri ritirati
Premi individuali
Record di franchigiaCarriera
Stagionali
Fonte:[10] La squadra
StaffAllenatori
Note: Statistiche aggiornate a fine stagione 2022.
Staff attuale
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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