Fu fondato nel 1884 e due anni più tardi esordì in Scottish Cup. La prima partecipazione ai campionati nazionali, invece, si registrò soltanto dal 1911, quando fu iscritta in Scottish Division Two. Dopo un periodo di interruzione dovuto alla Prima Guerra Mondiale, tornò a disputare la seconda serie dalla stagione 1921-22; due anni dopo vinse il campionato e guadagnò per la prima volta la Scottish Division One. Qui rimase, a parte una parentesi di due anni in Division Two, fino al 1939.
Nel secondo dopoguerra ripartì di nuovo dalla Division Two (in quegli anni Division B), riconquistando poi la massima serie nel 1960 e, dopo un'altra retrocessione, nel 1963. Negli anni seguenti mantenne stabilmente la Division One e raggiunse il terzo posto nella stagione 1970-1971. L'anno precedente fu finalista in Scottish League Cup, vinta dal Celtic per 1-0.
Nella Premier Division 1975-1976 arrivò ultimo e retrocesse. Trascorse gli anni '80 e '90 alternando promozioni e retrocessioni, con partecipazioni in Premier Division, First Division e, per tre stagioni, anche in Second Division, guadagnandosi per questo la reputazione di squadra ascensore (yo-yo club in inglese).
Tornato in Premier Division nella stagione 1997-98, l'anno successivo il St. Johnstone raggiunse per la seconda volta la finale di Coppa di Lega, ma perse di nuovo, per 2-1 contro i Rangers. In campionato eguagliò il suo miglior piazzamento classificandosi terzo dietro a Rangers e Celtic. Tuttavia, tre anni dopo fu di nuovo relegata in seconda serie.
Nella stagione 2020-21 il St. Johnstone conquista il double di coppe, vincendo per la prima volta nella storia la coppa di Lega, battendo in finale il Livingston per 1-0 e pochi mesi più tardi la Coppa di Scozia battendo sempre per 1-0 l'Hibernian[2]: si tratta del primo double nella storia del club (che a livello di trofei maggiori aveva in precedenza conquistato solamente una Coppa di Scozia) e il quarto in assoluto per una squadra scozzese dopo Celtic, Rangers e Aberdeen: considerando anche il quinto posto in classifica conquistato in campionato, a fronte di un budget molto ridotto rispetto ad altre squadre scozzesi, la stagione 2020-2021 oltre ad essere una delle migliori della storia del club è stata considerata dagli esperti come una delle migliori in assoluto di un club scozzese[3].
Di tutt'altro andamento è la stagione 2021-22: il club, subito eliminato dall'Europa League e dalla Scottish Cup e uscito in semifinale di League Cup, rimane per quasi tutto il campionato nelle ultime posizioni di classifica, conclude al penultimo posto e mantiene la categoria vincendo lo spareggio promozione/retrocessione contro l'Inverness.
Nelle annate successive continua a stanziare in bassa classifica: arriva nono nel campionato 2022-23 e decimo nel 2023-24.
Colori e simboli
I colori sociali del St. Johnstone sono il blu e il bianco. Tradizionalmente il blu prevale nella maglia e nei calzettoni, mentre il bianco nei calzoncini[4].
Sponsor maglie
Di seguito è riportato un elenco di tutti gli sponsor della maglia del St. Johnstone[5]:
Dal 1989 il St. Johnstone disputa le partite casalinghe al McDiarmid Park, che attualmente ha una capienza di 10.673 persone. Si tratta del terzo stadio di casa del club, che precedentemente giocò al Recreation Ground (1885-1924) e al Muirton Park (1924-1989).
Il St. Johnstone ha avuto 24 tecnici nella sua storia. Il manager più longevo è stato David Rutherford (11 anni), anche se il suo mandato fu interrotto dalla Seconda Guerra Mondiale. Il club ha nominato in media un nuovo allenatore ogni quattro anni. Willie Ormond e Bobby Brown hanno anche allenato la squadra nazionale della Scozia. Prima della nomina di Peter Grant nel 1919, il team venne gestito dal comitato, una pratica consueta in quel momento.
La presenza media campionato-partita al McDiarmid Park per la stagione 2007-08 era di 2.913 spettatori, che è il 27.29% della capacità dello stadio[7] e più del 3,59% della stagione 2006-07.[8]
Media passata:
2006–07: 2,812 (26.34% della capacità; +5.43% rispetto alla stagione 2005–06)
2005–06: 2,667 (24.98% della capacità; +10.48% rispetto alla stagione 2004–05)
Le rivalità principali riguardano Dundee e Dundee United, contro i quali il St. Johnstone disputa il Tayside Derby, dal nome della contea a cui appartengono le città di Perth e di Dundee.