Silvio Cesare Bonicelli
Silvio Cesare Bonicelli (Bergamo, 31 marzo 1932 – Bergamo, 6 marzo 2009) è stato un vescovo cattolico italiano. BiografiaNasce a Bergamo, città capoluogo di provincia e sede vescovile, il 31 marzo 1932. È cugino dell'arcivescovo Gaetano Bonicelli. Formazione e ministero sacerdotaleLaureato in Giurisprudenza presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, tra il 1956 e il 1958 presta servizio militare come ufficiale di complemento del 5º Reggimento Alpini di stanza a Bassano del Grappa. Il 16 giugno 1962 è ordinato presbitero dal vescovo Giuseppe Piazzi. Si laurea in Diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana. Entrato nello scautismo nel 1949, vive con impegno anche questo tipo di apostolato, curando in particolare la formazione dei Capi e seguendo di persona molteplici Campi scuola nazionali a Colico e in Val Codera. Ministero episcopaleVescovo di San SeveroIl 2 settembre 1991 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di San Severo; succede a Carmelo Cassati, precedentemente nominato arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie. Il 19 ottobre successivo riceve l'ordinazione episcopale, nel palazzetto dello sport di San Severo, dall'arcivescovo Andrea Mariano Magrassi, coconsacranti l'arcivescovo Gaetano Bonicelli e il vescovo Angelo Paravisi. Durante la stessa celebrazione prende possesso della diocesi. In onore dell'esperienza alpina, che lo aveva segnato profondamente, sceglie come proprio motto episcopale il motto del 5º Reggimento Alpini: Nec videar dum sim (Non per sembrare, ma per essere). Nel 1993, per sua volontà, a San Severo viene fondato l'Epicentro giovanile (tuttora esistente)[1], un luogo di aggregazione per poter svolgere al suo interno attività di diverso genere mirate alla promozione umana, sociale e religiosa del giovane e in particolare alla prevenzione delle diverse devianze giovanili. Vescovo di ParmaIl 13 dicembre 1996 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Parma; succede a Benito Cocchi, precedentemente nominato arcivescovo-abate di Modena-Nonantola. Il 25 gennaio 1997 prende possesso della diocesi. È membro della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato della Conferenza Episcopale Italiana, nonché delegato per i problemi sociali e del lavoro della Conferenza episcopale dell'Emilia-Romagna. Il 4 dicembre 2005 apre le celebrazioni per il giubileo della cattedrale di Parma in occasione del IX centenario dalla consacrazione da parte di papa Pasquale II nel 1106. Il 19 gennaio 2008 papa Benedetto XVI accoglie la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età; gli succede Enrico Solmi, del clero di Modena-Nonantola. Rimane amministratore apostolico fino all'ingresso del successore, avvenuto il 30 marzo 2008. Da tempo malato, muore il 6 marzo 2009 nella casa paterna di Bergamo[2]. Dopo le esequie, celebrate il 10 marzo nella cattedrale di Parma dall'arcivescovo Benito Cocchi, viene sepolto nel cimitero della Villetta di Parma[3]. Il comune di Parma ha espresso, sin da primi giorni successivi alla morte del vescovo, la decisa intenzione di dedicare a monsignor Bonicelli una struttura sanitaria o scolastica ora in costruzione[4]. Il 6 marzo 2019, nel decennale della scomparsa, gli viene intitolato il centro diurno per anziani[5]. Genealogia episcopaleLa genealogia episcopale è:
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