Roma e Gerusalemme
Roma e Gerusalemme. L'ultima questione nazionale (Rom und Jerusalem, die Letzte Nationalitätsfrage) è un libro pubblicato da Moses Hess nel 1862 a Lipsia. Diede l'impulso iniziale al movimento del sionismo socialista. Nella sua opera Hess sosteneva il ritorno degli ebrei nella Terra di Israele e proponeva uno Stato socialista in cui gli ebrei si sarebbero ruralizzati attraverso un processo di "redenzione del suolo". ImportanzaIl libro fu il primo scritto sionista a inserire la questione del nazionalismo ebraico nel contesto del nazionalismo europeo. Hess fondeva filosofia secolare e religiosa, dialettica hegeliana e panteismo spinoziano e marxismo.[1] Il libro fu scritto nel contesto dell'assimilazionismo degli ebrei tedeschi, dell'antisemitismo tedesco e dell'antipatia tedesca per il nazionalismo nascente in altri Stati. Hess usava la terminologia dell'epoca, come il termine "razza", ma era un sostenitore dell'egualitarismo, credeva nei principi della Rivoluzione francese e voleva applicare i concetti progressisti della sua epoca al popolo ebraico.[1] Temi principaliScritto in forma di dodici lettere indirizzare a una donna addolorata per la perdita di un parente. Nella sua opera, Hess espone le seguenti idee:[2]
Reazioni e influenzaA quell'epoca il libro fu accolto freddamente e solo in retrospettiva diventò una delle opere fondamentali del sionismo. Note
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