Pietra di Trani

Pietra di Trani
lastra di marmo di Trani lucidato
particolare della Cattedrale di Trani
Caratteristiche generali
Stato di aggregazione (in c.s.)solido
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)2,631 - 2,683
Porosità0,2 - 0,3 %
Coefficiente di dilatazione termica lineare (K-1)4,7
Proprietà meccaniche
Resistenza a compressione (kgf/m2)194
Resistenza a flessione (kgf/m2)16,2 - 19,7

La pietra di Trani è una roccia carbonatica estratta in Puglia in area murgiana, da cave situate nei pressi della città di Trani che le dà il nome.

Chimicamente è composta da carbonato di calcio (CaCO3) dolomitizzato; è costituita da un insieme di peloidi micritici leggermente torbidi, cementati da micrite e microsparite più limpida; è rappresentata da una facies di piattaforma e scogliera di età cretacica. I cristalli sono euedrali romboedrici e sono dispersi nella compagine rocciosa.

Questa pietra non è stata usata solo per costruzioni e opere d'arte locali come la Cattedrale di Trani: ad esempio, è stata impiegata per il monumento, di Cesare Bazzani, innalzato per celebrare la Vittoria della prima guerra mondiale nel Piazzale della Vittoria della città di Forlì, o per la Casa del Fascio (Como).

Vista notturna del monumento ai caduti di Forlì, opera di Cesare Bazzani, in pietra di Trani


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