Numero EI numeri E, abbreviazione di numeri Europa, sono codici per le sostanze utilizzate come additivi alimentari, comprese quelle presenti naturalmente in molti alimenti, come la vitamina C, per l'uso all'interno dell'Unione Europea[1] e dell'Associazione europea di libero scambio.[1] Comunemente presenti sulle etichette dei prodotti alimentari, la loro valutazione e approvazione in materia di sicurezza sono di responsabilità dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).[2] Il fatto che un additivo abbia un numero E implica che il suo utilizzo era un tempo consentito nei prodotti in vendita nel mercato unico europeo; alcuni di questi additivi oggi non sono più consentiti. L'adozione di un elenco unificato per gli additivi alimentari è stata concordata per la prima volta nel 1962 nell'ambito dei coloranti alimentari. Nel 1964 vennero aggiunte le direttive sui conservanti, nel 1970 gli antiossidanti, nel 1974 gli emulsionanti, gli stabilizzanti, gli addensanti ed i gelificanti.[3] Schemi di numerazioneLo schema di numerazione segue quello del Sistema di numerazione internazionale (INS) come determinato dal comitato del Codex Alimentarius,[4] sebbene solo un sottoinsieme degli additivi INS sia approvato per l'uso nell'Unione Europea come additivi alimentari. Al di fuori del continente europeo e della Russia, i numeri E si riscontrano anche sulle etichette dei prodotti alimentari in altre giurisdizioni, tra cui il Consiglio di cooperazione del Golfo, il Sud Africa, l'Australia, la Nuova Zelanda, la Malesia, Hong Kong,[5] e l'India. Classificazione per intervallo numerico
Non tutti gli esempi di una classe rientrano nell'intervallo numerico indicato; inoltre, alcune sostanze chimiche (in particolare nell'intervallo E400–499) hanno vari scopi. Note
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