Morte a credito
Morte a credito (in francese: Mort à crédit) è il secondo romanzo di Louis-Ferdinand Céline, pubblicato nel 1936. È considerato uno dei capolavori della letteratura francese del Novecento. Antefatto del romanzo Viaggio al termine della notte, racconta l'infanzia del personaggio Ferdinand Bardamu - alter ego dell'Autore - nel Passage Choiseul, le esperienze familiari, scolastiche, erotiche, di viaggio e di lavoro, terminando con il suo arruolamento nell'esercito per la prima guerra mondiale. Il romanzo è una presa di distanza dalla vita, diversa da quello che l'uomo crede che sia: alla fine la vita ci porta a conquistare quell'unico credito che siamo sicuri di poter riscuotere: la morte. Céline dà vita in questo romanzo a un'impressionante galleria di falliti e disadattati, tra cui padre Gorloge, il signor Merrywin, senza dimenticare i genitori dell'autore, e in particolare l'inventore Roger-Marin Courtial des Pereires e sua moglie. Forse il personaggio più memorabile dell'opera di Céline (dopo Ferdinand Bardamu e gli altri alter ego dell'autore), Courtial, uno studioso stravagante ma universale - e una figura allo stesso tempo geniale e grottesca - è ispirato a Raoul Marquis (più noto come Henry de Graffigny), che Céline ha conosciuto alla fine della prima guerra mondiale, quando entrambi furono assunti dalla Fondazione Rockefeller e fecero assieme un viaggio in Bretagna per la campagna di prevenzione della tubercolosi.[1] In Italia arriva con molto ritardo, nella traduzione di Giorgio Caproni per l'editore Garzanti, solo nel 1964[2]. Edizioni italiane
Note
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