Nel 1885, passò all'insegnamento nel R. Liceo classico di Palermo, esercitando, al contempo, il ruolo di assistente all'Istituto di Fisica della locale università, alla cattedra di Damiano Macaluso. Qui rimase fino al 1893, quando, conseguito l'ordinariato, prese servizio alla cattedra di fisica sperimentale dell'Università di Parma, rimanendovi fino al 1898 quando si trasferì all'Università di Pavia alla cattedra lasciata da Adolfo Bartoli, morto improvvisamente nel 1896. Infine, nel 1904, passò all'Università di Napoli, dove completò la sua carriera universitaria, dedicandosi, con abnegazione, sia alla ricerca scientifica che alla ricostruzione dell'Istituto di Fisica che poi diresse, rendendolo propizio alla creazione di una nuova, fiorente scuola di fisica sia teorica che sperimentale.
"Nuovo metodo per la determinazione delle due costanti d'elasticità", Rendiconti della R. Accademia dei Lincei, 1888.
"Deformazione del ferro dolce per la magnetizzazione", Memorie della R. Accademia dei Lincei, 1889.
"Deformazione del nichel per la magnetizzazione", Rendiconti della R. Accademia dei Lincei, 1890.
"Influenza del magnetismo trasversale sulle variazioni di resistenza del ferro e del nichel magnetizzati longitudinalmente", Rendiconti della R. Accademia dei Lincei, 1892.
"Sulle aree d'isteresi elastica", Rendiconti della R. Accademia dei Lincei, 1895.
"Influenza della magnetizzazione sulla torsione del ferro e del nichel", Rendiconti del R. Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, 1904.
"Ricerche intorno alla legge che regola i fenomeni magneto-elastici", Rendiconti del R. Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, 1904.
"Contributo allo studio delle correnti termoelettriche", Rendiconti della R. Accademia dei Lincei, 1908.
"Considerazioni ed indagini sulla possibilità di una coesione di natura elettrica", Rendiconti della R. Accademia dei Lincei, 1917.
"Intorno alla distribuzione delle cariche elettriche sui conduttori", Rendiconti della R. Accademia delle Scienze di Napoli, 1919.
"Sullo spostamento elettrico di Maxwell", Rendiconti della R. Accademia delle Scienze di Napoli, 1927.
"Nuovi studi sull'effetto Hall, particolarmente in campo debole" (con E. Bossa), Rendiconti dell'Accademia d'Italia, 1930.
Opere principali
Corso di fisica sperimentale per le RR. Università, 3 voll., Gennaro Majo Libraio-Editore, Napoli, 1913-16 (con successive edizioni).
Elementi di fisica per le scuole medie, 2 voll., Tipografia-Editrice Meridionale, Napoli, 1928-29.
Note
^Per le brevi notizie biografiche qui riportate, ci riferiamo alla biografia scritta da Mario Gliozzi per il Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 18, Anno 1975, oltreché alle altre fonti biografiche citate in bibliografia.
^Michele CANTONE, su accademiadellescienze.it. URL consultato il 3 agosto 2020.
^Per maggiori dettagli, vedi il necrologio scritto da Carrelli per Il Nuovo Cimento, e citato in bibliografia.
^Cfr. pure A. Carrelli, "Michele Cantone", Memorie della Società Astronomica Italiana, Vol. 7 (1933) pp. 207-209, disponibile a quest'indirizzo [1]
Bibliografia
M. Gliozzi, "Cantone, Michele", Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 18, Anno 1975.
A. Carrelli, "In memoria di Michele Cantone", Il Nuovo Cimento, Nuova Serie, X (1933) pp. 45-51.
G. Polvani, "Michele Cantone", Rendiconti del R. Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, Serie II, LXV (1932) pp. 307-309.
E. Perucca, "Per la morte del socio nazionale non residente prof. Michele Cantone", Atti della R. Accademia delle Scienze di Torino, Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, LXVII (1931-32), pp. 558-565.