La metropolia di Chaldia, Cheriana e Cerasonte (in greco: Ιερά Μητρόπολης Χαλδίας, Χερίανων και Κερασούντος; Ierá Mitrópolīs Chaldías, Cheríanōn kai Kerasoúntos) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli.
La diocesi di Cheriana è attestata solo a partire dalla Notitia Episcopatuum attribuita all'imperatoreLeone VI all'inizio X secolo tra le suffraganee della sede di Trebisonda.[5] Successivamente la diocesi prese il nome di Chaldia con sede a Argiropoli (in turco Gümüşhane). Tra il 1624 e il 1653 fu elevata al rango di arcidiocesi, e nel luglio 1767 divenne una metropolia del patriarcato, con il nome di "Chaldia e Cheriana".[4]
Nel 1913 la metropolia incorporò una porzione di territorio appartenuto alla metropolia di Trebisonda, tra cui la città e i territorio dell'antica Cerasonte. Contestualmente assunse il nome di "Chaldia, Cheriana e Cerasonte".[4]
^abc(EN) Kiminas, The ecumenical patriarchate..., p. 105.
^(EL, FR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae…, p. 284, nn. 556-563.
^(EN) Kiminas, The ecumenical patriarchate..., p. 106.
^Un sigillo datato agli inizi del IX, riporta il nome di Giovanni e il titolo di "vescovo di Chaldia". Secondo Vitalien Laurent sarebbe un titolo che si attribuirono i metropoliti di Trebisonda. Le Corpus des sceaux de l'empire Byzantin, V.1 (L'eglise), Centre National de la Recherche Scientifique, Paris, 1963, pp. 496-497, nº 659.
Bibliografia
(FR) Raymond Janin, v. Chériana, Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. XII, Paris, 1953, coll. 632-633
(FR) Raymond Janin, v. Chaldia, Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. XII, Paris, 1953, coll. 280-281