Maserati 8CL
La 8CL è una autovettura monoposto da competizione costruita dalla Maserati dal 1940 al 1946[1]. Il contesto generale e le competizioniCon un passo più lungo, subentrava alla 8CTF. Era stata concepita per partecipare alla Formula internazionale. Fu ripresa l'impostazione tecnica che diede esito positivo con la 4CL, vale a dire quattro valvole per cilindro, un motore quadro (cioè la corsa del pistone era uguale all'alesaggio del cilindro) e due compressori, uno per ogni bancata di 4 cilindri[1]. Lo scoppio della seconda guerra mondiale poco dopo il lancio ne interruppe lo sviluppo. La ripresa delle attività agonistiche dopo il conflitto, relegarono le vetture da competizione sovralimentate, e con una grande cilindrata, nelle formule libere, che però interessarono poco il pubblico. Questo fu anche il destino della 8CL[1]. Vennero costruiti due esemplari, uno prima e uno dopo la Seconda Guerra mondiale: il primo fu venduto in Argentina, mentre il secondo venne realizzato appositamente per la Scuderia Milano e ottenne discreti risultati con Gigi Villoresi (terzo classificato alla 500 Miglia di Indianapolis nel 1946) e Nino Farina (vincitore del Gran Premio di Mar del Plata nel 1948).[2] Caratteristiche tecnicheL'accensione era singola con magnete Scintilla. La distribuzione era a quattro valvole per cilindro disposte a V di 90°, e doppio albero a camme in testa. La lubrificazione era forzata con pompe di mandata e recupero. Il sistema di reffreddamento era a circolazione d’acqua con pompe centrifughe[1]. Il motore era sovralimentato con due compressori tipo Roots, uno per bancata, e due carburatori Memini a monte degli stessi. Aveva una cilindrata di 2981,7 cm³, con l'alesaggio e la corsa che erano ambedue di 78 mm. Era un otto cilindri in linea, avente un rapporto di compressione di 6,5:1. La potenza erogata dal propulsore era compresa tra i 415 ed i 430 CV a 6400-6800 giri al minuto.[1]. I freni erano a tamburo sulle ruote con comando idraulico. Le sospensioni erano con ammortizzatori a frizione; quelle anteriori erano anche provviste di barre di torsione, mentre quelle posteriori erano dotate di balestre. Lo sterzo era a vite senza fine e settore dentato, mentre la trasmissione era composta da un cambio a quattro rapporti più la retromarcia[1]. La carrozzeria era monoposto in alluminio, mentre il telaio era formato da due longheroni con traverse in lega leggera[1]. Il modello raggiungeva una velocità massima compresa tra i 280 ed i 305 km/h[1]. Note |
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