Nel 1626 si trasferì a Roma. Dal 1629 era tra i musicisti dell'entourage del cardinale Antonio Barberini, che nel 1637 lo assunse al suo servizio in qualità di aiutante di camera. Nello stesso anno fu ammesso come cantore (tenore) soprannumerario della cappella pontificia, divenendone membro ordinario dal marzo del 1640.
In quegli anni, Marazzoli compose la musica per il ballettoLa pazzia d'Orlando, l'opera L'Egisto ovvero Chi soffre speri, universalmente riconosciuta come la prima opera comica del teatro musicale. Su libretto di Giulio Rospigliosi, in collaborazione con Virgilio Mazzocchi, venne rappresentata a Palazzo Barberini nel 1637 e di nuovo nel 1639 con l'aggiunta degli intermedi ideati da Gian Lorenzo Bernini.
Alcune sue opere furono rappresentate a Ferrara negli anni 1641-42.
Fra il novembre del 1643 e l'aprile o maggio del 1645, invitato dal cardinale Mazzarino, soggiornò a Parigi presso la corte francese.
Nel 1654 mise in musica l'opera Dal male il bene (in collaborazione con Antonio Maria Abbatini), e l'anno seguente Le armi e gli amori, entrambe su libretti di Giulio Rospigliosi tratti da commedie spagnole del tempo, rappresentate al teatro di palazzo Barberini.
Su incarico del pontefice Alessandro VII compose il dramma allegorico-morale La vita umana overo Il trionfo della pietà (libretto di Giulio Rospigliosi), in onore della regina Cristina di Svezia, rappresentato nel gennaio del 1656 al teatro Barberini.
Compose anche alcuni oratori su testo latino e italiano, tra i quali Per il giorno della Resurrezione e San Tommaso (su libretto di Loreto Vittori).
Fu un rinomato suonatore d'arpa, tanto che venne spesso nominato come "Marco dell'arpa"[1].[2]
Morì durante una celebrazione nella cappella papale il 26 gennaio 1662.
Marazzoli fu anche un prolifico autore di cantate. La maggior parte delle sue 379 composizioni di questo genere sono composte per soprano e basso continuo, ma non mancano anche lavori fino a sei voci e strumenti.
Discografia
Marco Marazzoli - Cristo e i Farisei (oratorio); Ermindo (cantata a cinque) - Società Cameristica di Lugano, dir. Edwin Loehrer, Nuova Era 1011