Locomotiva FS 385
Le locomotive del gruppo 385 erano macchine a vapore a tre assi con tender, alimentate a carbone, che le Ferrovie dello Stato acquisirono dalla Società Sicula Occidentale nel 1907 in seguito alla statizzazione delle ferrovie. StoriaLe locomotive del gruppo vennero acquisite dalla Società Sicula Occidentale per le esigenze di trazione della propria linea Palermo-Trapani via Castelvetrano; le ordinazioni vennero fatte a quella che all'epoca era la più prestigiosa fabbrica di locomotive a vapore italiana, il Reale Opificio di Pietrarsa in previsione dell'apertura delle prime tratte ferroviarie. I lavori di costruzione erano infatti iniziati qualche anno prima dell'apertura, il 1º giugno 1880, del primo tratto dalla nuova Stazione di Palermo Lolli a Partinico. Un mese dopo si inaugurava il tratto a sud collegando Trapani a Castelvetrano. Nel marzo del 1881 la linea collegava Partinico con Castellammare del Golfo e infine il 5 giugno 1881 veniva collegata interamente con l'apertura della tratta Castellammare del Golfo-Castelvetrano. La linea completa era di ben 194 km e aveva uno scopo prettamente commerciale come quello di far giungere a Palermo il pesce di Mazara del Vallo e i vini di Marsala. Il traffico viaggiatori tra le località estreme era invece scarso e l'intero viaggio durava oltre 10 ore. Le consegne rispettarono i tempi utili: nel 1880 furono consegnate le prime 9 unità, seguite da un'altra nel 1882 e da ulteriori 4 locomotive nel 1885. Le sei successive vennero invece costruite dall'Ansaldo di Sampierdarena tra 1891 e 1895[1]. Le locomotive del parco macchine FSO transitarono in quello delle Ferrovie dello Stato nel 1907 e furono immatricolate nel gruppo 385; nell'album delle locomotive FS edito nel 1914 ne risultano ancora in carico 16 unità. CaratteristicheLe locomotive del Gruppo 385 FS, della potenza di 257 kW, erano mezzi di trazione di tipo universale semplici e robusti adatti all'impiego sia per viaggiatori che per merci. La forma era quella classica e un poco anonima delle locomotive dell'epoca; il rodiggio era il diffuso 0-3-0 a tre assi accoppiati del diametro di 1310 mm. Erano a vapore saturo, con pressione massima in caldaia di 8 bar, e a semplice espansione con 2 cilindri interni;la distribuzione era del tipo Stephenson a cassetto piano interna al telaio. Le 20 locomotive erano identiche quanto a caratteristiche generali; vi erano tuttavia differenze tra le prime 10 unità e le altre e riguardavano essenzialmente la sospensione degli assi e la massa complessiva, che era maggiore di 1,3 t nelle seconde 10 unità. Ciò si traduceva in una differente ripartizione del carico assiale che determinava una migliora forza di trazione all'avviamento. Le locomotive erano munite di freno a controvapore e solo alcune unità tra le ultime di freno continuo automatico. Il tender era a due assi; anch'esso aveva una differenza di massa complessiva tra le unità, 18 o 20 t. Il carico di carbone era sempre di 3,5 t mentre il carico d'acqua era rispettivamente di 5 o di 6 t. La velocità massima della locomotiva era di 55 km/h. Note
Bibliografia
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