KELT-9
KELT-9 o HD 195689 é una stella della costellazione del Cigno di magnitudine +7,56, distante circa 670 anni luce dal sistema solare. È una stella di sequenza principale di classe A0 V (o anche B9.5 V a seconda delle fonti) due volte più massiccia del Sole. Attorno ad essa nel 2017 è stato scoperto orbitare un pianeta extrasolare gigante gassoso, KELT-9 b (o HD 195689 b), che ha una massa di circa 2,5 masse gioviane, e che con una temperatura superficiale che può arrivare a 4600 K è il più caldo gigante gassoso conosciuto, più caldo perfino della superficie delle stelle nane rosse e di diverse nane arancioni.[5] CaratteristicheKELT-9 è una stella più calda e luminosa del Sole, la sua massa è stata inizialmente stimata in 2,5 M⊙, con un raggio di 2,36 R⊙ e una temperatura superficiale di circa 10000 K. Con un'età di 300 milioni di anni è molto più giovane del Sole, tuttavia data la sua massa ha già oltrepassato la metà della sua esistenza nella sequenza principale, che è di circa 500 milioni di anni.[4] Studi condotti nel 2019 con lo spettrografo HARPS-N hanno rivisto al ribasso la sua massa e la temperatura superficiale: KELT-9 ha una massa "solo" doppia rispetto a quella del Sole, la temperatura superficiale è di 9600±400 K, il che la rende molto simile alle stelle più note della sua classe come Vega e Sirio.[6] Rispetto alla massa stimata inizialmente, una massa di circa 2 M⊙ comporterebbe un periodo più lungo nella sequenza principale, anche superiore al miliardo di anni.[7][8] PianetaÈ piuttosto raro incontrare pianeti attorno a stelle così calde e luminose, non era mai stato scoperto un pianeta attorno a stelle di classe B, e prima della sua scoperta erano solo 6 gli esopianeti attorno a stelle di classe A. Cìò è dovuto all'intensa radiazione ultravioletta e al vento stellare emessi da stelle così calde, che producono un processo di fotoevaporazione che impedisce la formazione di pianeti, fin da quando questi dovrebbero formarsi per accrescimento dal disco protoplanetario.[9] Ciò nonostante, nel 2017 con l'uso del Kilodegree Extremely Little Telescope (KELT) e il metodo del transito è stato scoperto un pianeta in orbita stretta attorno alla stella. Orbita in 1,48 giorni e il suo semiasse maggiore è di appena 0,034 UA (5 milioni di chilometri), vale a dire che si trova 30 volte più vicino di quanto non lo sia la Terra dal Sole, ma attorno a una stella 50 volte più luminosa.[10] Data la distanza, il pianeta è certamente in rotazione sincrona, volgendo alla stella sempre lo stesso emisfero, la cui temperatura stimata è attorno ai 4600 K, la più alta conosciuta per un pianeta, paragonabile a quella delle stelle nane arancioni. Sul lato notturno invece da osservazioni effettuate con il telescopio spaziale Spitzer la temperatura risulta essere di 2500 K, circa 2000 K in meno rispetto all'emisfero perennemente illuminato.[11] Il pianeta ruota attorno alla stella in un'orbita polare, al contrario di ciò che avviene solitamente, con i pianeti che orbitano poco inclinati rispetto all'equatore delle proprie stelle madri. A causa dell'oscuramento gravitazionale di KELT-9 dovuto alla rapida rotazione su se stessa, i poli della stella sono 800 K più caldi rispetto alle zone equatoriali, e ciò si riflette sulla temperatura del pianeta, che ogni 9 ore sperimenta significativi cambi di temperatura, con i valori massimi che si verificano quando transita sopra i poli della stella.[12] L'intensa radiazione stellare sta rapidamente spazzando via l'atmosfera planetaria esterna; si pensa che KELT-9 b abbia perso più di una massa gioviana dai tempi della sua formazione.[2] Quando la stella, finito l'idrogeno da convertire in elio, diventerà una gigante rossa, del pianeta sarà rimasto forse solo il nucleo roccioso interno, che a quel punto verrà fagocitato dall'espandersi della stella in gigante rossa.[4][13] Oltre ad essere un gioviano caldo, è anche un supergioviano, poiché la sua massa è quasi il triplo di quella di Giove. Osservazioni tramite lo spettrografo HARPS-N hanno mostrato la presenza di titanio e ferro allo stato gassoso nella sua atmosfera.[14]
Note
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