Heresankh (N 2456)
La statua di Heresankh (N 2456) è un'antica statua egizia frammentaria raffigurante la sacerdotessa Heresankh (330/29–264/3 a.C.[1]), nata durante la dominazione di Alessandro Magno come faraone d'Egitto e morta probabilmente durante il 22º anno di regno di Tolomeo II della Dinastia tolemaica[2]. Si tratta di uno dei pochi esemplari di statua di una donna non regale d'epoca tolemaica la cui provenienza sia certa. Difatti Heresankh apparteneva alla famiglia del Sommo sacerdote di Ptah; Ptah era il grande dio-creatore la cui incarnazione vivente, il toro Api, era sepolta a Saqqara[2]. Il padre di Heresankh si chiamava Neferibra e aveva i prestigiosi titoli di "padre del dio, profeta, maestro dei segreti del Serapeo, dell'Osireion di Rutisut e dell'Anubeion"[3]. La stessa Heresankh aveva i titoli sacerdotali di "suonatrice del perfetto sistro di Min signore di Senut, sacerdotessa di Iside e di Nefti del Serapeo, dell'Osireion di Rutisut e dell'Anubeion, sacerdotessa della figlia del re Filotera"[1]. La principessa Filotera in questione (315/10–282/68 a.C.) era la secondogenita del faraone Tolomeo I e della regina Berenice I e sorella della deificata Arsinoe II[2]: Heresankh fu responsabile del suo culto funerario. I suoi titoli compaiono sul pilastro dorsale della statua in questione e terminano sul suo lato sinistro. Questa scultura di Heresankh fornisce inoltre preziose informazioni sulla statuaria femminile privata dell'epoca: le braccia distese lungo i fianchi senza impugnare alcunché sembrano tipiche di questo genere di committenza[2]. Note
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