Guido I Guidi (fl. X secolo) è stato un nobile franco.
Biografia
Figlio di Tegrimo ed Engelrada II, Guido era il fratello minore di Ranieri. Quest'ultimo fu avviato dalla madre al diaconato con l'obiettivo di occupare il seggio arcivescovile ravennate, mentre Guido fu indirizzato verso la carriera funzionariale.[1]
Pertanto, Guido svolse l'ufficio comitale nel comitato di Pistoia, della quale era probabilmente originario il padre, intervallandosi ai Cadolingi, attivi nell'area prima e dopo il suo mandato.[2]
La presenza in Toscana di Guido è attestata in alcuni documenti: con un atto rogato in Pistoia il 2 ottobre 941, i fratelli Ranieri e Guido donarono alcuni beni che possedevano nel contado pistoiese per suffragare le anime dei loro genitori defunti, mentre un diploma del 24 aprile 960 attesta Guido come fidelis dei re Berengario II e Adalberto, i quali gli assegnarono dei beni siti nella marca di Tuscia.[3] Tuttavia, nel 963 Guido era già defunto.
Discendenza
Guido fu sposato a Sibilda o Richilda, attestata nel 943, e a Gervisia, menzionata in un documento del 957-958. Riguardo ai suoi discendenti è noto con certezza soltanto un figlio, mentre su basi principalmente onomastiche è assunta l'esistenza di altre due figlie. Pertanto tra i discendenti di Guido sono elencati:
Note
- ^ Edoardo Manarini, I due volti del potere. Una parentela atipica di ufficiali e signori nel regno italico, collana Studi storici, vol. 12, Milano, 2016, pp. 307-308.
- ^ Natale Rauty, I conti Guidi in Toscana, in Formazione e strutture dei ceti dominanti nel medioevo: marchesi conti e visconti nel Regno Italico (secc. IX - XII). Atti del secondo convegno di Pisa: 3-4 dicembre 1993, vol. 2, n. 1996, pp. 243-247.
- ^ Rossella Rinaldi, Le origini dei Guidi nelle terre di Romagna (secoli IX-X), in Formazione e strutture dei ceti dominanti nel medioevo: marchesi conti e visconti nel Regno Italico (secc. IX - XII). Atti del secondo convegno di Pisa: 3-4 dicembre 1993, vol. 2, n. 1996, p. 236.
- ^ Gina Fasoli, I conti e il comitato di Imola (secc. X-XIII), in Atti e Memorie della Regia Deputazione di Storia Patria per le provincie di Romagna, V, VIII, 1943, pp. 123-124.
- ^ Rossella Rinaldi, Le origini dei Guidi nelle terre di Romagna (secoli IX-X), in Formazione e strutture dei ceti dominanti nel medioevo: marchesi conti e visconti nel Regno Italico (secc. IX - XII). Atti del secondo convegno di Pisa: 3-4 dicembre 1993, vol. 2, n. 1996, p. 239.
- ^ Alessandro Pallavicino, Le parentele del marchese Amelrico II, in Amleto Spicciani (a cura di), ormazione e strutture dei ceti dominanti nel medioevo: marchesi conti e visconti nel Regno Italico (secc. IX - XII). Atti del terzo convegno di Pisa: 18-20 marzo 1999, 2003, pp. 252-258.
Bibliografia
- Gina Fasoli, I conti e il comitato di Imola (secc. X-XIII), in Atti e Memorie della Regia Deputazione di Storia Patria per le provincie di Romagna, V, VIII, 1943, pp. 120-192.
- Edoardo Manarini, I due volti del potere. Una parentela atipica di ufficiali e signori nel regno italico, collana Studi storici, vol. 12, Milano, 2016.
- Alessandro Pallavicino, Le parentele del marchese Amelrico II, in Amleto Spicciani (a cura di), Formazione e strutture dei ceti dominanti nel medioevo: marchesi conti e visconti nel Regno Italico (secc. IX - XII). Atti del terzo convegno di Pisa: 18-20 marzo 1999, vol. 3, 2003, pp. 233-320.
- Natale Rauty, I conti Guidi in Toscana, in Formazione e strutture dei ceti dominanti nel medioevo: marchesi conti e visconti nel Regno Italico (secc. IX - XII). Atti del secondo convegno di Pisa: 3-4 dicembre 1993, vol. 2, 1996, pp. 241-264.
- Rossella Rinaldi, Le origini dei Guidi nelle terre di Romagna (secoli IX-X), in Formazione e strutture dei ceti dominanti nel medioevo: marchesi conti e visconti nel Regno Italico (secc. IX - XII). Atti del secondo convegno di Pisa: 3-4 dicembre 1993, vol. 2, 1996, pp. 211-240.
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