Giuseppe CioccaGiuseppe Ciocca (Treviglio, 1867 – 1950) è stato uno scrittore di libri di gastronomia e pasticcere italiano. Ciocca viene considerato il più importante pasticcere italiano della sua epoca, e un pastry chef in anticipo sui tempi.[1][2] Viene inoltre ricordato per la sua Il pasticcere e confettiere moderno (1907), che verrà edita numerose volte, e per essere stato il massimo esperto di panettoni del periodo.[1] BiografiaNato nel 1867, a Treviglio, in Lombardia, Giuseppe Ciocca apprese le tecniche di pasticceria a Parigi quando era ancora giovanissimo, per poi collaborare al Giornale dei pasticcieri e confettieri.[3] Nel 1907, Ciocca pubblicò Il pasticciere e confettiere moderno il suo libro più celebre e importante. Il tomo ebbe un inaspettato successo, e verrà edito undici volte fino al 1959.[3][4] Gelati, dolci freddi, rinfreschi, bibite refrigeranti, conserve e composte di frutta e l'arte di ben presentarli (1913) elenca numerose specialità di pasticceria fredda. La seconda edizione dell'opera contiene ricette di bevande miscelate come il Monkey Gland e l'Alexander.[2][5] Del suo raro manuale tecnico Guida pratica per apprendisti pasticcieri e confettieri (1931), Ciocca riportò che si tratta dell'"ABC del pasticciere e confettiere ed è destinato a dare le prime indicazioni di quanto si fa in un laboratorio di pasticceria e di confetteria." Scopo dell'opera, secondo l'autore, è quello di "formare la base della nuova scuola con un'impronta prettamente moderna, consigliando di adoperare di preferenza i prodotti nazionali e cercando di mettere in valore le nostre specialità regionali".[6] Nel corso della sua carriera, Ciocca lavorò anche come imprenditore, confettiere e gelatiere, e collaborò a diverse riviste gastronomiche, fra cui quella di Arte culinaria della Società dei cuochi milanesi, di cui fu membro fondatore.[1][2] Ciocca morì nel 1950.[3] Opere
Note
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