Ghibli (torpediniera)

Ghibli
Descrizione generale
Tipotorpediniera di scorta
ClasseCiclone
Proprietà Regia Marina
CostruttoriNavalmeccanica, Castellammare di Stabia
Impostazione30 agosto 1941
Varo28 febbraio 1943
Entrata in servizio24 luglio 1943
Destino finaleautoaffondata il 9 settembre 1943, recuperata e demolita
Caratteristiche generali
Dislocamentostandard 1160 t
carico normale 1652 t
pieno carico 1800 t
Lunghezza87,75 m
Larghezza9,9 m
Pescaggio3,77 m
Propulsione2 caldaie
2 turbine Tosi
potenza 16.000 HP
2 eliche
Velocità26 nodi (48,15 km/h)
Autonomia2800 miglia nautiche a 14 nodi
800 miglia nautiche a 22 nodi
Equipaggio7 ufficiali, 170 tra sottufficiali e marinai
Armamento
Armamento
  • 3 pezzi da 100/47 mm
  • 8 mitragliere da 20/70 mm
  • 4 tubi lanciasiluri da 533 mm
  • 4 lanciabombe di profondità
  • attrezzature per il trasporto e la posa di 20 mine
dati presi principalmente da Warships 1900-1950, Regiamarina e Trentoincina
voci di navi presenti su Wikipedia

La Ghibli è stata una torpediniera di scorta della Regia Marina.

Storia

Moderna unità della classe Ciclone, concepita appositamente per la scorta dei convogli lungo le insidiate rotte per l'Africa settentrionale, la torpediniera entrò in servizio nel luglio 1943, quando ormai la guerra dei convogli era ormai conclusa. La nave ebbe perciò scarso impiego, restando in servizio per meno di due mesi.

Alla proclamazione dell'armistizio il Ghibli si trovava a La Spezia ai lavori e, non potendo muovere, venne autoaffondata dall'equipaggio il 9 settembre 1943, per evitarne la cattura da parte delle truppe tedesche[1].

I tedeschi, tuttavia, recuperarono la nave e la trainarono a Genova per ripararla, ma i lavori non ebbero mai termine ed il 24 aprile 1945 i tedeschi in ritirata autoaffondarono nuovamente la torpediniera nel porto ligure[1].

Il relitto del Ghibli venne recuperato nel 1947 ed avviato alla demolizione[2].


Comandanti

Capitano di corvetta Renato Lo Monaco (nato a Napoli il 4 novembre 1909) (luglio - settembre 1943)

Note

  Portale Marina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Marina