Ferro da stiroIl ferro da stiro è un piccolo elettrodomestico che viene impiegato in ambito casalingo per "stirare", ovvero per rimuovere le pieghe nel tessuto che derivano dal lavaggio (in lavatrice o a mano) e dall'asciugatura. Sebbene il nome derivi dal materiale con il quale venivano anticamente costruiti tali apparecchi (il ferro), le piastre dei moderni ferri da stiro sono costruite prevalentemente in alluminio e in alcuni casi vengono sottoposte a un trattamento speciale per renderle antiaderenti, facilitando così lo scorrimento sui tessuti. Alla categoria dei cosiddetti "piccoli elettrodomestici", a cui appartiene il ferro da stiro, appartengono anche il bollitore elettrico, il ventilatore, l'aspirapolvere e piccoli strumenti da cucina.[1] StoriaIl primo attrezzo assimilabile a un ferro da stiro risale all'epoca della dinastia Han (206 a.C. – 221 d.C.) e consisteva in un recipiente di bronzo destinato a contenere braci incandescenti e provvisto di un manico di legno. I contenitori erano spesso decorati in modo molto accurato. Il manico era in legno nei ferri più semplici e in avorio nei ferri delle famiglie più ricche e dei nobili. anche se questo oggetto non è da considerarsi un vero e proprio ferro da stiro come lo intendiamo oggi poiché era difficile da maneggiare Nel XIX secolo si hanno alcune innovazioni nella forma e nei materiali ma i ferri venivano ancora scaldati in forno e poi usati rapidamente spesso sporcando il tessuto di cenere. La maggior parte dei ferri da stiro dei primi anni del XX secolo erano costituiti da un contenitore nel quale venivano poste delle braci di carbone che periodicamente dovevano essere alimentate per mezzo di un soffietto. Il primo di essi venne prodotto da Isaac Wilkinson nel 1737. FunzionamentoIl ferro da stiro è un elettrodomestico che impiega per il funzionamento un resistore, alimentato a 230 volt, per il riscaldamento della piastra e dell'acqua nei modelli dotati di caldaia. La stiratura funziona allentando i legami intermolecolari tra le catene di polimeri all'interno delle fibre tessili del materiale. Mentre le molecole vengono riscaldate, le fibre sono sottoposte alla pressione della piastra, che ridefinisce la forma del tessuto (togliendo così le pieghe), che viene poi mantenuta mentre le fibre si raffreddano. Alcuni materiali, come il cotone, richiedono l'aggiunta di acqua per allentare ulteriormente i legami intermolecolari. Sono molti i tessuti moderni che vengono prodotti con speciali accorgimenti tali da eliminare o diminuire la necessità della stiratura dopo il lavaggio. Caratteristiche costruttive e classificazioneI ferri da stiro moderni si possono suddividere in:
Normativa di riferimentoLa misura e verifica delle caratteristiche di un ferro da stiro è attualmente definita dallo standard internazionale IEC 60311:2016 versione 5.0[2]. Le principali misure riguardano: tempo di riscaldamento del ferro e per la produzione di vapore, uniformità della temperatura sulla piastra e sua stabilità nel tempo, flusso di vapore e quantitativo del colpo di vapore, efficacia nella riduzione delle pieghe, potenza massima (nominale) assorbita e consumo medio di energia elettrica in condizioni d'uso, planarità della piastra, resistenza della superficie della piastra a graffi e al distacco (nel caso di rivestimenti antiaderenti), stabilità e riproducibilità nella regolazione di temperatura, durata d'uso tra due cicli di rimozione calcare (con durezza dell'acqua normalizzata). I dettagli, anche sommari, della normativa non sono di pubblico dominio. In aggiunta le aziende costruttrici non hanno alcun obbligo sulla divulgazione delle caratteristiche complete dei loro prodotti. A livello europeo non è stata prevista la messa a punto di etichettatura energetica per i ferri da stiro. La prassi più spesso adottata dai produttori è attualmente quella di pubblicare e dare risalto a caratteristiche ritenute qualificanti a livello dell'acquirente (potenza elettrica, emissione di vapore, colpo di vapore, presenza di modalità eco di risparmio energetico) ma nel contempo non rendere noti altri dati utili quali consumo medio durante l'uso, frequenza di decalcificazione, e altro ancora. SicurezzaIl ferro da stiro, combinando insieme la presenza di corrente elettrica, calore e acqua è uno degli elettrodomestici che maggiormente è coinvolto in episodi anche gravi di incidenti domestici.
Risparmio energeticoPoiché l'energia consumata da un ferro da stiro è piuttosto elevata[senza fonte], è consigliabile adottare alcuni accorgimenti:
Non vanno peraltro confuse tra loro la potenza massima assorbita — quella espressa in Watt indicata sull'apparecchio — e la potenza media assorbita in normali condizioni di utilizzo, che tipicamente si situa tra il 25% e il 50% della potenza massima. L'assorbimento di potenza avviene infatti in maniera discontinua, per effetto dell'alternarsi di fasi di accensione (più brevi) e di spegnimento (più lunghe) regolate dal termostato. È senz'altro vero che durante le fasi di accensione, qualora sia già in uso un altro elettrodomestico energivoro, può verificarsi il distacco dell'elettricità per superamento della soglia di potenza al contatore. Peraltro risultanze internazionali concordano su un uso tipico del ferro da stiro di due ore a settimana, che si traduce considerando la potenza media in un consumo attorno ai 90 kWh/anno. Temperature consigliate per la stiratura
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
|