Fauj-i-Khas
Il Fauj-i-Khas era una brigata del Fauj-i-Ain, la sezione regolare dell'esercito Sikh Khalsa[1]. Composto da élite molto esperte, era rigorosamente disciplinato su modello francese e dotato di equipaggiamenti e armi del miglior tipo. ContestoPrima del regno del maharaja Ranjit Singh, gli eserciti del Punjab erano composti esclusivamente da cavalleria. Dopo essere divenuto il sardar del misl Sukerchakia, Ranjit Singh, con abile diplomazia e numerose azioni militari, unificò gradualmente la maggior parte del Punjab. Conscio della forza militare degli afghani e dei britannici, nel 1805 iniziò ad assumere ufficiali europei per addestrare e comandare parte del suo esercito. Impressionato dalle prestazioni delle truppe addestrate dagli europei, chiamate Fauj-i-Khas ("esercito speciale"), nel 1835 Ranjit Singh ordinò una riorganizzazione totale di tutte le sue forze regolari sul loro modello. Ciò allarmò i britannici a tal punto da spingerli, nel 1837, ad emanare l'ordine di "vigilare e cercare di arrestare qualsiasi ufficiale francese che viaggiasse sotto mentite spoglie per unirsi all'esercito di Ranjit Singh". Sotto la supervisione degli ufficiali europei e con l'incoraggiamento del maharaja, la fanteria e l'artiglieria acquistarono importanza. Alla morte di Ranjit Singh la fanteria era diventata l'arma più importante dell'esercito sikh. FormazioneIl Fauj-i-Khas costutiva l'élite dell'esercito regolare. Era rigorosamente addestrato secondo il modello francese e aveva un emblema e una bandiera separati. Comprendeva quattro battaglioni di fanteria, due reggimenti di cavalleria e una truppa di artiglieria. FanteriaLa fanteria era vestita con giacca scarlatta, pantaloni bianchi e cinture e sacche nere. I diversi reggimenti si distinguevano per il colore del copricapo, bianco, rosso, verde o giallo. I gurkha avevano giacche verdi e berretti neri. Durante l'inverno venivano utilizzati cappotti di pelliccia o giacche imbottite. I pathan e i mazhabi venivano inviati direttamente in fanteria. CavalleriaI cavalieri erano vestiti con giacche rosse (grigio per i lancieri), pantaloni lunghi blu con una striscia rossa e turbanti cremisi. In inverno si usavano giacche di lana. Tutti, invece delle armi tradizionali, portavano un kirpan e una lancia. I reggimenti erano poi dotati di diverse combinazioni di armi, tra cui spade, sciabole, carabine, fucili a miccia. ArtiglieriaGli artiglieri indossavano pantaloni bianchi e gilet neri con cinture incrociate. Gli ufficiali non erano vincolati da regole di uniforme. Utilizzavano abiti di seta dai colori vivaci, e ognuno sceglieva il proprio come meglio credeva. ComandantiNel corso degli anni molti europei servirono nell'esercito del Punjab. Tra questi ci sono i seguenti, citati nel libro di memorie Soldier and Traveller di Alexander Gardner[2]:
Note
Bibliografia
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