EndocellionEndocellion Turcz. ex Herder, 1865 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae).[1][2] EtimologiaIl nome scientifico del genere è stato definito dai botanici Nicolai Stepanowitsch Turczaninow (1796-1863) e Ferdinand Gottfried Theobald Maximilian von Herder (1828-1896) nella pubblicazione " Bulletin de la Société Imperiale des Naturalistes de Moscou. Moscow" ( Bull. Soc. Imp. Naturalistes Moscou 38(1): 375) del 1865.[3] DescrizioneHabitus. Le specie di questo genere hanno un habitus di tipo erbaceo perenne. Sono presenti specie dioiche. Le superfici delle piante possono essere sia glabre che pubescenti per peli semplici.[4][5][6][7][8] Radici. Le radici sono secondarie da rizoma (i rizomi sono sottili e snelli). Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa. Foglie. Le foglie sono sia basali che cauline disposte in modo alternato e sono picciolate o sessili (quelle superiori). Le foglie basali si sviluppano alla fioritura. Il contorno della lamina è intero con forme più o meno ovate. Le venature sono palmate. Le foglie cauline sono simili a brattee. Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da pochi capolini (anche solitari) raccolti in racemi panicolati. Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato (nelle specie dioiche i capolini maschili sono disciforme o discoide). Alla base dell'involucro (la struttura principale del capolino) può essere presente un calice formato da alcune brattee fogliacee. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a campanulate, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: quelli esterni del raggio e quelli più interni del disco. Le brattee sono disposte in modo più o meno embricato di solito su una sola serie e possono essere connate alla base. Il ricettacolo, a volte alveolato, è nudo (senza pagliette a protezione della base dei fiori); la forma è convessa, piatta o conica. Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi, più precisamente i fiori del raggio (quelli ligulati e zigomorfi dei capolini di tipo radiato nelle specie dioiche) sono femminili; mentre quelli del disco centrale, o, nelle specie dioiche con capolini maschili, i fiori tubulosi e actinomorfi sono funzionalmente maschili.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. La forma degli acheni è oblunga; la superficie è percorsa da diverse coste longitudinali e può essere glabra. Non sempre il carpoforo è distinguibile. Il pappo è formato da numerose setole snelle. BiologiaImpollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne). Distribuzione e habitatLe specie di questo genere sono distribuite in Europa nord-orientale e Siberia orientale.[2] TassonomiaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][7][8] FilogenesiIl genere di questa voce appartiene alla sottotribù Tussilagininae della tribù Senecioneae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). La sottotribù descritta in tempi moderni da Bremer (1994), dopo le analisi di tipo filogenetico sul DNA del plastidio (Pelser et al., 2007) è risultata parafiletica con le sottotribù Othonninae e Brachyglottidinae annidiate al suo interno. Attualmente con questa nuova circoscrizione la sottotribù Tussilagininae s.s. risulta suddivisa in quattro subcladi.[8] Il genere di questa voce appartiene a un subclade abbastanza ben supportato comprendente i generi Endocellion, Homogyne, Petasites e Tussilago. Questi generi prediligono climi temperato/boreali in areali prevalentemente settentrionali e con una distribuzione eurasiatica con un unico rappresentante nel Nord America, vale a dire il polimorfo Petasites frigidus.[8] I caratteri distintivi del genere Endocellion sono:[7]
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 56, 58, 60 e circa 100 e oltre.[7] Elenco delle specieQuesto genere ha 2 specie:[2]
Note
Bibliografia
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