Nato a Roma nel 1889, direttore della rivista L'Urbe, amico e collaboratore di Giuseppe Bottai, governatore di Roma e ministro dell'educazione nazionale, Ceccarelli, con lo pseudonimo di Ceccarius, pubblicò una lunga serie di articoli sulla storia, le tradizioni, il costume e gli avvenimenti culturali della sua città sui quotidianiIl Tempo, La Tribuna e numerose riviste: Capitolium, L'Illustrazione italiana, Nuova Antologia, Strenna dei Romanisti, Studi romani, L'Urbe.[1]
Fu autore, tra le altre opere, di un'importante Bibliografia romana.[2]
Dal 1958 al 1970, quando si dimise per ragioni di salute, fu socio del Rotary Club di Roma. Per l'attività svolta e i suoi contributi fu nominato, all'unanimità, socio onorario.[3]
Il marchese del Grillo, Albano Laziale, Fratelli Strini, 1928
Osterie romane, prefazione di Giuseppe Bottai, Milano, Ceschina, 1937
Bibliografia romana, pubblicata:
per gli anni dal 1942 al 1948, in appendice alla Strenna dei Romanisti
cinque volumi, dal 1949 al 1953, edizione: Roma, Staderini
tre volumi, dal 1954 al 1956-57, edizione: Roma, Istituto di Studi Romani
Collezione Grandi famiglie romane, Roma, Istituto di Studi Romani:
I Sacchetti, 1946
I Braschi, 1949
I Massimo, 1954
Letture romane. Antologia di curiosità, personaggi e avvenimenti della città, Roma, Fratelli Palombi, 1989. ISBN 88-7621-848-3
Note
^Un'accurata bibliografia, a cura di Emma Amadei, con l'elenco, il titolo, la data e la testata di pubblicazione degli articoli, può trovarsi nella sezione omonima del sito indicato nei Collegamenti esterni
^"[…] Bibliografia romana di Ceccarius edita da Staderini è per la stampa periodica o quotidiana quello che è il Museo di Roma per la storia o la documentazione del costume romano nel tempo, rispetto all'arte, all'iconografia in genere. E forse qualcosa di più […]". Renato Giani in Quotidiano, 13 dicembre 1950.
^Per la sua attività nel Rotary Club, vedi Salvatore Rebecchini, Numero speciale della rivista L'Urbe, pp. 25-28, in Collegamenti esterni.
^Sulla targa in marmo della strada che porta il suo nome c'è scritto "Giuseppe Ceccarelli (Ceccarius) - Romanista" sebbene al giorno d'oggi il termine romanista venga interpretato prevalentemente come sostenitore della squadra di calcio Roma in realtà qui vuole significare studioso delle tradizioni e della storia della città di Roma: la fede calcistica non c'entra.