Castello di Millesimo

Castello di Millesimo
Castelli della val Bormida
Il castello e scorcio del centro storico
Ubicazione
StatoMarchesato di Millesimo
Stato attualeItalia (bandiera) Italia
RegioneLiguria
CittàMillesimo
IndirizzoSalita al Castello, Millesimo (SV)
Coordinate44°21′44.44″N 8°12′30.36″E
Mappa di localizzazione: Nord Italia
Castello di Millesimo
Informazioni generali
Tipocastello-residenza
Costruzioneseconda metà del XIII secolo-seconda metà del XIII secolo
Proprietario attualeComune di Millesimo
Visitabile
Informazioni militari
UtilizzatoreDel Carretto
Funzione strategicaProtezione del feudo di Millesimo, residenza marchionale dei Del Carretto
Termine funzione strategica1553
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Il castello di Millesimo è stato un edificio difensivo situato in posizione dominante sul centro storico di Millesimo, nell'alta val Bormida, in provincia di Savona.

Storia e descrizione

Altra visuale del castello

Millesimo fu trasformato in un borgo fortificato da Enrico II Del Carretto nel 1206, ma l'erezione del castello vero e proprio da parte della famiglia Del Carretto potrebbe essere successiva alla spartizione dei domini di Enrico fra i tre figli di Giacomo Del Carretto che diedero origine ai marchesati di Finale, Millesimo e Novello (1268). La parte più antica del castello, come la torre, il maschio e la parete est, è infatti databile alla seconda metà del XIII secolo[1]. Per alcuni secoli il castello fu la residenza di un ramo carrettesco: i marchesi "Del Carretto di Millesimo", che si appoggiarono prima al comune di Asti e dal 1393 ai marchesi di Monferrato.[2]

Costituente un'importante postazione di difesa e controllo della valle - assieme ai manieri di Cosseria, Roccavignale e Cengio[1] - si presenta a pianta quadrangolare con due torri laterali e mura fortificate. Il castello millesimese viene citato da Gianmario Filelfo quale sede della riunione dei diversi e numerosi rami della famiglia Del Carretto, tenutasi nel 1447 per decidere la strategia da intraprendere contro la Repubblica di Genova, che minacciava di muovere guerra al Marchesato di Finale[1]. Nella guerra che poco dopo seguì tra il piccolo marchesato e Genova (1447-1448) la fortezza di Millesimo accolse[1] Bannina, la moglie di Galeotto I Del Carretto, signore di Finale.

Trasformato in residenza fortificata, fu smantellato nel 1553[1] dal commissario imperiale Gerolamo Sacco di Ceva su ordine del governatore di Milano Ferrante I Gonzaga[1], quest'ultima in lotta con la Francia e che condizionò la scelta distruttiva per la paura di una possibile e probabile caduta del castello ai francesi[1]. Devastato e parzialmente inutilizzabile, il castello cadde in abbandono e la stessa famiglia carrettesca trasferì la sua sede presso l'odierno palazzo municipale di Millesimo[1]. Ulteriori danni alla struttura furono arrecati nelle prime battaglie napoleoniche del 1796 tra gli eserciti francesi e austro-piemontesi[1].

Il castello, acquistato dall'amministrazione comunale nel 1989[1], è stato recentemente ristrutturato ed è visitabile. Ospita concerti di musica classica e mostre.

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j Fonte dal sito Castelli della Val Bormida-Millesimo, su castellivalbormida.com. URL consultato il 25 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2009).
  2. ^ I Castelli della Liguria, Genova, Stringa 1972, Vol. II, p.246.

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